Ho cercato un senso
in questo spazio disgiunto
tra miliardi di vite
che si accendono e si spengono
nella corsa, frenetica, al tempo infinito.
Non siamo immortali.
Sarà un giorno perfetto
quando vedremo i prepotenti dalla terra
cadere ad uno a uno
e senza invocar titani o dei possenti
innalzeremo all’unisono quel canto
di un popolo che acclama la propria dignità
per rinsaldare il tempo infranto
e perso a rincorrere chimere.
Siamo ancora umani.
Sarà un giorno perfetto
quando non vivremo più in terre di mezzo
e quella macchina del tempo tanto ambita
per ricercare la nostra identità
o scovare lontani pianeti della vita
non ci servirà più.
Un luogo dove la materia è luce.
Sarà un giorno perfetto
quando il caos trasformato
in fresca luna
al decadere di ipocriti pensieri
assumerà un forma nuova
per non sentirsi soli,
riordinato nell’istante immenso
da un battito di un cuore all’universo.
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