Nuccia Antonina Venuto
Nationality: 159
Email: nucciona@gmail.com
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Email: nucciona@gmail.com
Nuccia Antonina Venuto
Mi chiamo Nuccia (Antonina per l’anagrafe) Venuto, sono nata a Messina il 22.12.1951, ma vivo a Rovigo fin dalla prima infanzia. Sono sposata, ho due figlie e ho terminato la mia attività lavorativa. Amo moltissimo leggere e scrivere poesie e racconti – fino ad ora – brevi. Ho iniziato a non cestinare quanto scrivevo, da pochi anni, a partire dal 2011 e da allora ho raccolto quanto producevo. Il primo progetto vero di pubblicazione è stato “Gatta ci cova”, una raccolta dolcissima di poesie dedicati ai gatti e scritte da bambini, anziani, poeti del Gruppo Autori Polesani, lo scopo è stato di donarne il provento ai gatti senza famiglia. A seguire ho pubblicato “Stazione di Posta” e nel 2019 “Di sogni, lucciole e lampare”. Collaboro con la pubblicazione di poiesie e racconti brevi, alla Rivista semestrale “Ventaglio90” edito da Turismo & Cultura di Rovigo. Ho affidato a Stefano Caranti la produzione in video di una mia poesia: Illusioni dorate di Cosmo.
Le mie profonde radici siciliane, sempre salde, sono sovente fonte d’ispirazione ai miei scritti.
Ad oggi posso citare i seguenti riconoscimenti:
Menzione al merito edizione 2019 Premio internazionale Salvatore Quasimodo; Seconda classificata Premio Letterario internazionale di Poesia “Il Sirmionelugana 2019 per la sezione Acrostici e nona classificata per la sezione Poesia; Terzo premio alla 35^ ed. Premio Concorso Nazionale di Poesia “Cosmo d’Oro”; Premio “Giovanna Manzolli Modonesi” poesia inedita 2^ Concorso Letterario internazionale Gian Antonio Cibotto; Terzo premio alla 19^ ed. Concorso Biennale di Poesia “Città di Rovigo”; Premio Speciale “Arrigo Vanzelli” 34^ ed. Premio Nazionale di Poesia “Cosmo d’Oro”; Premio Speciale “Società Dante Alighieri” 33^ ed. Premio Nazionale di Poesia “Cosmo d’oro”; Premio Speciale “Giovanni De Pascalis” – 32^ ed. Premio Nazionale di Poesia “Cosmo d’oro”; quattro Segnalazioni Concorso “Poesia e Sport, Momenti di emozione”; due Segnalazioni Premio Letterario “Quinta Stagione”; Primo premio Concorso Letterario “Quinta Stagione”; Segnalazione Concorso Letterario internazionale “La Locanda del Doge”; Segnalazione Concorso “Storie d’amore e abiti da sposa”; Segnalazione Premio letterario “L’Arcobaleno della Vita”.
Il libero Viaggiatore
Naviga il suo e l’altrui universo
il libero viaggiatore,
violando patrie d’incognito,
versatile, curioso e scaltro
sfidando limiti di spazio e tempo
in fotogrammi d’odissee
fintanto che la sua bussola
non oscillerà smagnetizzata
e la sua vela,
non più ansiosa di vento,
volgerà all’approdo mai mappato
dove s’arresta il tempo.
Forse, burrasche non ancora sfìdate
saranno il suo ultimo rimpianto
prima d’oltrepassare l’ultima barriera
ammainando, senza più fretta,
la sua sempre libera vela.
Nuccia Venuto, 2019
Dolce - Agra Terra
Dolce - agra la mia terra
dove il primo gioco d’amore
l’ha inventato il mare
che prende e lascia,
nasce e muore
carezza, sferza, plasma animi
e addolcisce scogliere.
Dolce agro amore
che d’improvviso sorride
senso dei nuovi giorni
amore che prende senza domandare,
amore che dona senza dir parole.
Amore dolce agro
che parte e non sa dove
né se mai vorrà tornare
che non risparmia lacrime,
ma intona serenate d’estate,
amore che inventa sempre
nuovo parlar d’amore.
Dolce - agra la mia vita
tra ricordi ormai spogli
di gelsomino azzurro ridente,
d’ibiscus di pudico rossore,
di notti senza batter d’ore
e lune tanto grandi
da poterle toccare.
Al pizzicar scordato
d’una vecchia chitarra
il mare rubava riflessi,
ai battiti di cuore
sorridendo, accogliente,
a dolci agre lampare.
Felicità è una maglia bicolore
Ha due colori, la felicità,
nero e bianco a grosse righe verticali,
e ha forma e materia, la felicità
è una maglia di cotone, della squadra del cuore.
È troppo grande, la felicità,
per un ossuto e piccolo corpo di bambino
anzi, è davvero immensa, la felicità,
se è pure di taglia “extra - large”.
Si indossa freneticamente, la felicità,
prima che qualcuno te la possa “soffiare”
e fa tremare d’emozione, la felicità,
nonostante i 50° di calura infernale.
Ha un profumo dimenticato, la felicità,
sa di nuovo, o forse solo di pulito,
ma tra non molto puzzerà allegramente
di sudore stantio e irrancidito.
Mette le ali ai piedi, la felicità,
e fa svolazzare, folata di vento bicolore,
tra l’immensa tendopoli di Erbil,
strappando applausi callosi e sabbiosi.
Spalanca sorrisi, la felicità,
mentre corre al suo provvisorio rifugio iracheno,
una tenda bollente, allestita di rabbia e dolore
dove da oggi, un ossuto bambino,
riprenderà a sognare.